Progetto pedagogico autunnale: tanti spunti per attività divertenti

L’autunno, contrariamente a ciò che si può pensare, è una stagione che affascina e ispira numerose attività per i bambini del nido e non solo. Ecco alcuni spunti interessanti per imparare giocando.

Superato il primo periodo dell’inserimento al nido, senza dubbio il più delicato e impegnativo, nel mese di ottobre, all’interno dal nido prende sempre più forma la progettazione pedagogica autunnale in cui i bambini si concentrano ad esplorare il mondo circostante, osservando con curiosità e sperimentando direttamente nuove esperienze ad esempio nel giardino della scuola.

Gli alberi che si riempiono di mille colori caldi, per poi cominciare a spogliarsi, la natura che si prepara per il suo periodo di riposo ma è ancora generosa di frutti, i fenomeni naturali che indicano i tipici cambi di stagione: ogni cosa è oggetto di osservazione, ogni cosa colpisce i sensi dei bambini come una novità.

Il periodo orientativo per lo svolgimento del progetto pedagogico autunnale dovrebbe essere dal 21 settembre fino al 21 dicembre. Trasversalmente alla progettazione pedagogica generale si svolgono anche attività ludico-didattiche dedicate alle festività tipiche del periodo, come la festa dei nonni, Halloween e San Martino.

Attraverso la guida degli educatori di riferimento, i bambini concentrano la propria attenzione ad esempio sui colori caratteristici come l’arancione, il giallo, il rosso ed il marrone. Ed ancora sull’osservazione di fenomeni atmosferici quali la pioggia, il vento e la nebbia e sul fenomeno naturale della perdita delle foglie degli alberi per iniziare a cogliere il senso del ciclo della vita.

Attraverso la stimolazione multisensoriale ci si sofferma sulla frutta di stagione come castagne, uva, noci, cachi, nocciole, zucche e sulle attività svolte in particolare dall’uomo in questo periodo dell’anno, ovvero la raccolta dell’uva e successiva produzione di vino, e la raccolta delle olive e successiva lavorazione e produzione dell’olio.

Per i bambini è anche importantissimo entrare in contatto con il regno animale e proprio in occasione dell’autunno potranno conoscere il comportamento di alcuni di loro: alcune tipologie di uccelli migrano verso i paesi caldi come le rondini e le anatre; altri animali, come il riccio e la tartaruga, vanno in letargo.

Per introdurre la programmazione autunnale l’ideale è accompagnarla con una filastrocca a tema, come quella che vi propongo qui di seguito.

La natura in autunno ispira tante attività che posso anche essere svolte ancora all’aperto, godendo dell’ultimo sole che scalda i bimbi.

Ad esempio si potrebbe portare i piccoli nel giardino della scuola o in uno spazio verde adiacente in cui fare una sorta di caccia alle foglie autunnali. Ovviamente i bambini devono utilizzare tutti i loro sensi, devono osservare le foglie, odorarle e toccarle, calpestarle sotto i piccoli piedi per ascoltare il loro crepitio e fruscio. Le foglie vengono in nostro aiuto anche per ammirare e imparare le diverse sfumature di colore con il giallo, arancione, marrone, oppure per osservare le rigature sottili, le trame disegnate dalle venature.

Le foglie colorate si prestano, inoltre, ad esser materiale creativo per molte attività: invitiamo i bimbi a raccoglierle all’interno di contenitori per poi si realizzare il cartellone “dell’Albero dell’autunno”, oppure per ornare il cartellone di “Riccio Capriccio”, protagonista di un’altra filastrocca. In questo modo, attraverso il gioco, ci cerca di spiegare il comportamento del letargo di alcuni animali, oppure quello di raccogliere frutti e bacche da riporre nella tana per tutta la durata dei mesi più freddi dell’anno

Tra le attività più delle ed educative vi sono anche quelle di natura culinaria, in cui si accompagnano i bambini nella scoperta di nuovi e tipici sapori autunnali. È il caso delle castagne, partendo dal riccio per poi arrivare al frutto, alla sua riproduzione con disegni e tecniche di colorazione differenti, come ad esempio quella da noi usata con spugne intinte nella pittura; fino ad arrivare alla cottura delle castagne bollite: è in questo modo che il bambino assiste ai vari processi di trasformazione dei frutti che cotti diventa più morbido e dolce, fino alla trasformazione estrema ad esempio in un dolce tipico del periodo, il castagnaccio.  

Anche la vendemmia è sicuramente uno dei momenti più belli e divertenti: nella nostra struttura siamo riusciti a creare una piccola vigna legando e appendendo i grappoli di uva a delle cordicelle: i bambini prima raccolgono l’uva e poi la pigiano con i piedini in una tinozza per estrarne il succo. È questa un’attività che diverte e affascina sempre.

A differenza di quello che si possa pensare, l’autunno è una stagione che ispira molte, che stimola la creatività, il gioco, la socialità e consente ampi margini di libertà per esplorare e conoscere il mondo. Per fare un piccolo passo in avanti nello straordinario percorso d crescita.

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