La Carta dei Servizi: cosa è e perché è così importante

All’interno del nido vi sono alcuni documenti programmatici di fondamentale importanza che ne regolano la vita, le attività e le abitudini; delle disposizioni e informazioni che senza dubbio ogni genitore deve conoscere quando decide di affidare il proprio bambino ad un nido.

Oltre al Progetto Pedagogico è indispensabile la Carta dei Servizi. Si tratta di uno strumento che regola il rapporto tra servizio e utente e attraverso cui vengono fornite a tutta l’utenza le informazioni relative all’offerta dei servizi erogati in base alle direttive ministeriali, alle disposizioni regionali in materia di servizi per la prima infanzia, ma anche ad una logica di trasparenza e nel rispetto di quanto recepito dalla legge n.176 del 27 maggio 1991, in merito ai principi fondamentali stabiliti dalla costituzione italiana e dalla convenzione internazionale dei diritti del fanciullo.

La Carta dei Servizi è rivolta nello specifico alle famiglie che intendono utilizzare o già usufruiscono dei servizi dell’asilo nido, ma è indirizzata e risulta molto utile anche al territorio, in particolare alle associazioni e alle agenzie educative, oltre ai vari operatori e professionisti che si occupano di infanzia.

Si tratta, in primis, di uno strumento di comunicazione poiché fornisce all’utenza tutte le informazioni necessarie all’accesso e alla fruizione del servizio. La Carta viene intesa anche come garanzia della qualità dei servizi erogati; una qualità che tra l’altro è verificabile e valutabile grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti.

In un’ottica di costante crescita e miglioramento, è necessario che venga aggiornata di anno in anno; solo in questo modo gli standard e gli indicatori riportati al suo interno possono essere adeguati alla situazione reale e contingente; tutto questo è possibile attraverso una previa raccolta di risultati dell’attività, di esiti di questionari e anche su eventuali reclami e o anomalie riscontrate.

I questionari di gradimento sono strumenti fondamentali per conoscere come il servizio viene recepito e trovare in tal modo margini di miglioramento. I questionari andrebbero distribuiti alle famiglie attraverso rilevazioni costanti e periodiche circa ogni sei mesi di attività, per una valutazione efficace al fine di testare il grado di soddisfazione percepito così da mettere in campo tutti quegli aggiustamenti che possono rendere il servizio maggiormente in linea a soddisfare i bisogni dell’utenza.

Al di là, ovviamente, di un mero documento cartaceo, occorre però sottolineare quale realmente debba essere la finalità del servizio offerto all’interno del nido. Il nostro agire quotidiano, con i bambini all’interno dello spazio nido, deve avere come obiettivo fondamentale la ricerca dello “stare bene” tra i bambini e nel rapporto tra adulto-bambino.

“Stare bene” significa per il bambino sentirsi soprattutto ascoltato e potersi relazionare senza timore con i suoi coetanei e gli adulti, per avere, dunque, la possibilità di giocare da solo o con gli altri, di sperimentare, ma anche di riposare o stare solo quando ne sente il bisogno.

Occorre, quindi, avere come punto di partenza l’immagine di un bambino visto come una “persona in formazione”, un bambino attivo che impara ogni giorno dall’esperienza in modo autonomo, ma anche grazie all’imitazione degli altri bambini e alla stimolazione dell’adulto.

La condizione necessaria affinché i bambini e le bambine abbiano l’opportunità di vivere il nido come un “luogo di crescita” consiste nella sicurezza affettiva che gli adulti gli offrono attraverso una relazione di ascolto, di attenzione individuale e nell’avere interesse per ogni singolo bambino.

Il personale educativo intende costruire con ciascun bambino e la sua famiglia questa relazione di ascolto, di attenzione e di cura. Come gli educatori accompagnano il bambino nel suo viaggio alla scoperta del mondo e degli ambienti del nido?

– Prestando attenzione ad ogni richiesta e bisogno del bambino.
– Favorendo l’interazione pacifica tra i bambini e sostenendo le interazioni spontanee positive.
– Privilegiando il gioco come strumento di crescita attivo nella giornata trascorsa al nido.
– Sostenendo il bambino nel processo di formazione della sua identità personale e nella relazione con l’altro.
– Sostenendo il percorso individuale nella conquista dell’autonomia e di una positiva immagine di sé di bambino competente e capace.
– Coinvolgendo i bambini nel riordino dell’ambiente sotto forma di gioco.

Nel nido ogni azione e pensiero non è mai lasciato al caso. Tutte le attività e gli obiettivi sono ragionati e programmati perché in gioco c’è un tesoro inestimabile, la vita di un bambino che ci è stata affidata per farla fiorire.

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