Riaperture delle strutture educative, ecco come sarà

Emanato il protocollo d’intesa per il rientro. Vediamo insieme cosa prevede e come affrontare al meglio la situazione.

Finalmente dal primo settembre i servizi educativi per la prima infanzia hanno riaperto i battenti, seppur in un clima denso di incertezze, timori ma allo stesso tempo con tanta voglia di ritornare alla normale routine lavorativa. Un momento tanto atteso, quello che vede i bambini varcare nuovamente le soglie delle strutture, decretando così l’inizio di un nuovo e insolito anno scolastico. Se in fondo nulla è come prima, è però rimasto immutati l’entusiasmo e la passione che tutti noi mettiamo nel nostro lavoro, di questo sono pienamente sicura.

Le attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia sono riprese su tutto il territorio nazionale, sulla base di un preciso Protocollo d’Intesa, emanato il 14 agosto 2020, che contiene tutte le misure precauzionali e di contenimento e contrasto del rischio di contagio da Covid-19. Un documento importantissimo e che aspettavamo con impazienza.

Alla base del protocollo c’è la necessità di tutelare il personale educativo, quello ausiliario, nonché ovviamente i bambini e le rispettive famiglie, durante e dopo lo svolgimento delle attività in presenza. A livello legislativo, alla base del protocollo, ci sono numerosi documenti tecnici trasmessi dal Comitato Tecnico Scientifico, istituito dal Governo, e dal ministero dell’Istruzione Pubblica tra maggio e agosto 2020.

Contemporaneamente è stato istituito un Tavolo Nazionale permanente, composto da Ministeri competenti, enti erogatori, datori di lavoro e relativi enti rappresentativi, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall’Anci e dalle OO.SS, con funzione di costante monitoraggio sull’attuazione del protocollo presso i numerosi servizi educativi e con il compito di individuazione di eventuali ulteriori misure precauzionali direttamente proporzionali all’evolversi della situazione epidemiologica in corso.

Ecco cosa prevede in maniera chiara e semplificata il protocollo.

ASPETTI PRATICI


 A livello operativo i responsabili del funzionamento dei servizi devono:

1 Comunicare ai genitori e ai dipendenti le determinazioni finali sulle procedure di contenimento del rischio di contagio.
2 Promuovere la formazione pedagogico-didattica in merito all’eventuale attuazione di metodologie innovative che rispondano alle nuove esigenze.
3 Sostenere l’opportunità di svolgimento, da parte di tutto il personale, di test diagnostici su base volontaria, presso le strutture di medicina di base e in forma gratuita.

4 Richiedere alle autorità competenti un maggiore collegamento con i soggetti gestori dei servizi al fine di creare una efficace “contact tracing” e una risposta efficace in caso di criticità, nonché di creare una rete di referenti Covid-19 presso i dipartimenti di prevenzione, per la gestione di casi sospetti all’interno delle strutture educative.
5 Individuare nel corso del tempo un medico competente che effettui sia la sorveglianza sanitaria ordinaria che quella eccezionale.
6 Come già realizzato per i centri estivi, provvedere all’integrazione del DVR.

ASPETTI INFORMATIVI

Il soggetto gestore dei servizi deve informare chiunque entri nei locali dei servizi  educativi, circa:
1 L’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di temperatura oltre i 37,5 gradi o con presenza di altri sintomi simil-influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia
2 Il divieto di entrare o di poter permanere nei locali nel caso in cui, anche successivamente all’ingresso, si verifichino condizioni di pericolo (sintomi simil-influenzali, temperatura superiore ai 37.5 gradi, provenienza da zone a rischio o contatto nei 14 giorni precedenti con persone positive al virus).
3 La necessità di una collaborazione attiva tra famiglia e servizio educativo.

MODALITÀ DI INGRESSO/USCITA DEI BAMBINI

1 In merito all’entrata ed uscita dalla struttura bisogna prevedere, come da regolamentazione al fine di evitare assembramenti, ingressi ed uscite ad orari scaglionati.
2 Occorre necessariamente rilevare la temperatura corporea in entrata dei bambini.
3 L’eventuale ingresso di bambini e personale già in precedenza positivi all’infezione da Covid-19 deve essere preceduta da preventiva comunicazione contenente certificazione medica da cui risulti l’avvenuta negativizzazione del tampone.

MODALITÀ DI ACCESSO DEGLI ESTERNI

1 Sarà opportuno limitare il più possibile l’ingresso di visitatori esterni.
2 In caso di necessità ci sarà:

  • regolare registrazione dei visitatori ammessi;
  • accesso alla struttura da parte di un solo genitore o di una persona maggiorenne delegata dai genitori che utilizzi la mascherina.

Il protocollo, inoltre, contiene anche tutte le norme relative alla pulizia dei luoghi e delle attrezzature e per la gestione degli spazi comuni.


GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA

Nella parte finale del protocollo si precisa che, nel caso in cui una persona presente in struttura abbia sviluppato sintomi febbrili ho sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, questa verrà:
1 Messa in isolamento e dotata di mascherina chirurgica.
2 Si dovrà provvedere al suo ritorno press il proprio domicilio, per attuare tutto l’iter normativo.

3 Per i casi confermati, l’autorità sanitaria competente valuterà tutte le misure opportune.

Quello emanato è un protocollo dettagliato, che sembrerebbe non lasciare nulla al caso; un protocollo che deve essere rispettato alla lettera perché in gioco vi è la sicurezza e la salute pubblica.

Per quanto tutto ciò che si trova all’interno delle strutture possa essere strettamente controllato, sappiamo bene che vi è comunque una possibilità che il contagio possa verificarsi, e questo complica le cose, non rasserena l’animo degli operatori che purtroppo devono convivere con questo timore. E quella possibilità, si spera remota, può dipendere solo da tutto quello che si trova all’esterno della struttura. L’eventualità di un contagio avrebbe infatti delle ripercussioni importanti con la chiusura delle attività per quattordici giorni, oltre a quelle su bambini, genitori e personale. Per questo voglio rivolgere un appello a tutti, in particolare ai genitori a cui chiedo la massima collaborazione per attenersi alle regole emanate, perché solo così possiamo fornire ai bambini un clima sereno in cui crescere.

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