Aiutare i bambini a conoscere e riconosce le proprie emozioni, soprattutto in questo particolare periodo di incertezza, grazie ad associazioni creative con i colori. Ecco alcune attività diversificate per fasce d’età Quello che stiamo vivendo è senza dubbio un momento critico per tutti, ma se ci fermiamo a pensare e ci mettiamo per un attimo nei panni dei “bambini della pandemia”, allora la situazione diventa ancor più delicata. Le occasioni di socializzazione e condivisione sono ridotte ai minimi e le emozioni sembrano essere sospese in una bolla. Nell’ambiente educativo soprattutto della prima infanzia, però, si può ben pensare di intensificare le attività ludico didattiche legate proprio alla possibilità di esprimere emozioni e sensazioni, in particolare se legate al vissuto quotidiano di ogni bambino. Per sviluppare la sfera emotiva e per aiutare il bambino a riconoscere e accettare tutte le sfumature emozionali, all’interno del nido si possono realizzare attività di laboratorio…
Distanziamento e mascherina, ecco com’è cambiata la vita nel nido nel 2020
In un momento di ristrettezze, in cui si pratica il “distanziamento sociale”, noi educatori del nido continuiamo ad essere i fautori e gli artefici della socializzazione primaria, nonostante tutto. Anche con il volto parzialmente coperto da una mascherina cerchiamo di dare il meglio, ci impegniamo al massimo ma talvolta è complicato esprimere pienamente ciò che volgiamo senza ricorrere anche alla mimica facciale. Tutte le sfaccettature emotive, le espressioni di rassicurazione ed incoraggiamento ma soprattutto i sorrisi rivolti ai nostri bambini si fermano a metà. Solo gli occhi devono parlare senza filtri. Non potendo, dunque, contare su questi importanti elementi per il nostro lavoro dobbiamo pian piano reinventare i nostri strumenti operativi. Tutto questo non ci abbatte ma, al contrario, ci stimola a ripensare il nostro stesso “modus operandi” cercando ad esempio, di puntare maggiormente sulla modulazione della voce e sulla comunicazione dei nostri sguardi, nonché sull’utilizzo sempre più consistente di…
Attività e lavoretti legati all’inverno, ecco alcuni spunti
Anche la stagione più fredda, l’inverno, può riservare tante attività divertenti ma soprattutto educative da svolgere all’interno del nido ma anche a casa. Scopritele con me! Quando il freddo inizia a farsi sentire, quando gli alberi iniziano a perdere le loro foglie e il sole cede sempre più spazio a nuvole e pioggia, allora tutto intorno a noi si tinge dei colori e atmosfere dell’inverno. Nonostante il grigiore tipico della stagione, proprio l’inverno può essere grande fonte di ispirazione per tante attività divertenti che rendono felici i nostri bambini all’interno delle strutture educative per la prima infanzia e non solo. Si tratta di attività laboratoriali che stimolano la fantasia, favoriscono l’interazione e sviluppano l’osservazione, infondendo allegria, serenità e leggerezza soprattutto in questo particolare periodo. A partire dalla seconda decade di dicembre, e per tutto il mese di gennaio, si può proporre ai bambini, che rientrano nella fascia di età 1-3…
Progetto pedagogico autunnale: tanti spunti per attività divertenti
L’autunno, contrariamente a ciò che si può pensare, è una stagione che affascina e ispira numerose attività per i bambini del nido e non solo. Ecco alcuni spunti interessanti per imparare giocando. Superato il primo periodo dell’inserimento al nido, senza dubbio il più delicato e impegnativo, nel mese di ottobre, all’interno dal nido prende sempre più forma la progettazione pedagogica autunnale in cui i bambini si concentrano ad esplorare il mondo circostante, osservando con curiosità e sperimentando direttamente nuove esperienze ad esempio nel giardino della scuola. Gli alberi che si riempiono di mille colori caldi, per poi cominciare a spogliarsi, la natura che si prepara per il suo periodo di riposo ma è ancora generosa di frutti, i fenomeni naturali che indicano i tipici cambi di stagione: ogni cosa è oggetto di osservazione, ogni cosa colpisce i sensi dei bambini come una novità. Il periodo orientativo per lo svolgimento del…
La Carta dei Servizi: cosa è e perché è così importante
All’interno del nido vi sono alcuni documenti programmatici di fondamentale importanza che ne regolano la vita, le attività e le abitudini; delle disposizioni e informazioni che senza dubbio ogni genitore deve conoscere quando decide di affidare il proprio bambino ad un nido. Oltre al Progetto Pedagogico è indispensabile la Carta dei Servizi. Si tratta di uno strumento che regola il rapporto tra servizio e utente e attraverso cui vengono fornite a tutta l’utenza le informazioni relative all’offerta dei servizi erogati in base alle direttive ministeriali, alle disposizioni regionali in materia di servizi per la prima infanzia, ma anche ad una logica di trasparenza e nel rispetto di quanto recepito dalla legge n.176 del 27 maggio 1991, in merito ai principi fondamentali stabiliti dalla costituzione italiana e dalla convenzione internazionale dei diritti del fanciullo. La Carta dei Servizi è rivolta nello specifico alle famiglie che intendono utilizzare o già usufruiscono dei…
Riaperture delle strutture educative, ecco come sarà
Emanato il protocollo d’intesa per il rientro. Vediamo insieme cosa prevede e come affrontare al meglio la situazione. Finalmente dal primo settembre i servizi educativi per la prima infanzia hanno riaperto i battenti, seppur in un clima denso di incertezze, timori ma allo stesso tempo con tanta voglia di ritornare alla normale routine lavorativa. Un momento tanto atteso, quello che vede i bambini varcare nuovamente le soglie delle strutture, decretando così l’inizio di un nuovo e insolito anno scolastico. Se in fondo nulla è come prima, è però rimasto immutati l’entusiasmo e la passione che tutti noi mettiamo nel nostro lavoro, di questo sono pienamente sicura. Le attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia sono riprese su tutto il territorio nazionale, sulla base di un preciso Protocollo d’Intesa, emanato il 14 agosto 2020, che contiene tutte le misure precauzionali e di contenimento e contrasto del rischio di…
Inserimento al nido, le 10 cose da fare per evitare traumi
È uno dei momenti più importanti e delicati della vita di un bambino, l’inserimento al nido deve essere un’esperienza serena . Per questo voglio darvi dei consigli sui comportamenti da adottare per rendere tutto più semplice. Nelle strutture per la prima infanzia il mese di settembre è interamente dedicato all’inserimento dei nuovi piccoli utenti. Senza dubbio il settembre che ci accingiamo a vivere ha un sapore decisamente diverso da quello degli scorsi anni, semplicemente perché il sentimento che regna ovunque – sia tra i genitori sia tra i gestori – è quello d’incertezza per il futuro, accompagnato però dalla speranza che ci sia davvero un ritorno alla normalità. Tutto questo non deve però farci dimenticare quanto sia delicato il momento dell’inserimento di un bimbo in un nuovo contesto educativo. Credo che la lettura di questo articolo possa supportare i genitori nell’affrontare questo importante “rito di passaggio” con la giusta serenità…
Il gioco come metodo di vita nei nidi
Esistono varie tipologie di gioco, diverse a seconda dell’età dei bambini a cui sono rivolti, ma tutti sono uno strumento essenziale per crescere. Vediamo come. Stando a contatto con i bambini appare chiaro che il gioco è il modo di vivere del bambino.Il gioco risulta essere infatti un’esperienza coinvolgente e ricca di stimoli, capace di catturare l’attenzione, attivare e motivare anche i bambini con maggiori difficoltà, accompagnandoli nell’acquisizione di conoscenze, strategie e competenze. Alcuni studiosi mettono in luce come, la presenza di un adulto significativo, che sia in grado di interagire con il bambino, soprattutto e lavorando e guidando in maniera adeguata il gioco, possa favorire lo sviluppo cognitivo, oltre che l’equilibrio emotivo affettivo. Nel nido pertanto si attribuiscono al gioco infantile grandi potenzialità educative: il gioco è il mezzo attraverso il quale i bambini apprendono, conoscono, agiscono, si esprimono; è un’occasione sempre nuova per entrare in contatto con la…
Quale settembre ci attende? Il rischio di riaprire senza linee guida
Mentre con le attività estive si tenta di riconciliare i “tempi della famiglia”, tardano ad arrivare indicazioni per il nuovo anno educativo. Incerte le attività di programmazione. Vi siete mai fermati seriamente a pensare quanto siano importanti i nidi per i bambini e le famiglie? In questo periodo “eccezionale” fatto di smartworking, di genitori lavoratori a casa contemporaneamente con bambini grandi e piccoli da accudire e senza nemmeno la presenza delle altrettanto fondamentali figure dei nonni, è emerso preponderante il vuoto lasciato dalla chiusura dei nidi e delle strutture educative, oltre alla mancanza delle scuole di ogni grado e genere. Da sempre, infatti, i nidi d’infanzia svolgono un servizio sociale di pubblica utilità, perseguendo le loro finalità di inclusione sociale attraverso la realizzazione, al loro interno, di progetti pedagogici di qualità, di iniziative di sostegno alla genitorialità, di contrasto alla povertà educativa e, negli ultimi anni in particolare, di conciliazione…
Apertura centri estivi: priorità alla sicurezza dei bambini
Divisi in sottogruppi, mantenendo la distanza e differenziando gli spazi, così bambini e adolescenti tornando a incontrarsi con tutte le cautele dettate dal Decreto. Ormai ci siamo, il prossimo 15 giugno riapriranno ufficialmente i centri estivi dedicati a bambini e ragazzi a partire dai 3 anni in su. Una decisione giunta dopo l’ok del Comitato Tecnico Scientifico e inserita all’interno dell’ultimo Dpcm assieme a una serie di dettagliate linee guida che dovranno essere rigorosamente rispettate per la salvaguardia della salute pubblica. Una decisione che sancisce davvero l’inizio di una “fase 2” per le strutture che garantiscono servizi educativi, ma soprattutto per i bambini portati al limite da un lockdown che ha stravolto le loro fragili esistenze e facendo perdere loro sempre più opportunità di gioco e crescita. E questo lo vedo non solo da gestore di un asilo nido, ma soprattutto da madre di una bambina che rientra proprio in…